PROTOCOLLO PER LE RELAZIONI SINDACALI

Protocollo di accordo tra l'Università degli Studi di Perugia rappresentata dal Rettore e dal Direttore Amministrativo e le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, regionali e di categoria.

PREMESSA

L'Università degli Studi di Perugia, al pari di tutte le Università italiane, in attuazione del principio di autonomia così come previsto dalle leggi della Repubblica e dal nuovo Statuto, si trova a dover affrontare oggi un processo di radicale riforma, nel perseguimento di una sempre più elevata qualificazione degli studi e della ricerca che in essa si compiono, in conformità ai principi di produttività ed efficacia delle attività di ricerca e di didattica, del buon andamento ed efficienza dell'attività amministrativa, della corretta gestione delle risorse pubbliche.

Questo protocollo si inquadra in tale processo di riforma e concorre a potenziare la funzionalità dell'Ateneo di Perugia per il tramite di una responsabile partecipazione e nella salvaguardia dei diritti di coloro che vi operano.

In questo quadro, le Organizzazioni sindacali apprezzano l'apertura di un "Tavolo permanente", come sede di confronto su materie, che comportano l'impegno dell'Ateneo a dare un contributo il più decisivo possibile a dinamiche capaci di promuovere uno sviluppo del territorio nazionale e regionale, sia socio-culturale, sia tecnologico; a ristrutturare e a riordinare l'Amministrazione perché contribuisca, secondo modalità trasparenti e realmente partecipate, a realizzare tali finalità.

Gli obiettivi prioritari per conseguire le finalità sopraddette vengono individuati principalmente:

  1. nel potenziamento umano e strutturale; nella razionalizzazione, ampliamento e qualificazione degli spazi e dei percorsi di ricerca e di didattica, con particolare attenzione allo sviluppo delle tecnologie informatiche e di formazione a distanza; nella riorganizzazione dei servizi;

  2. in un assetto dell'amministrazione che sia effettivamente funzionale e coerente agli obiettivi sopraddetti secondo logiche di decentramento delle funzioni, di controllo della spesa, di adeguamento degli organici;

  3. in un programma di formazione e di aggiornamento del personale tecnico e amministrativo sia a livello di base, sia di qualificata professionalità, con iniziative costanti e continue;

  4. nel potenziamento delle strutture edilizie, compatibile con la tutela ambientale;

  5. nella definizione di un sistema di bilancio e di contabilità e finanza, informati ai principi di efficienza, efficacia, trasparenza e corretta gestione.

L'Università e le Organizzazioni sindacali individuano in una programmazione triennale articolata e mirata al conseguimento dei fini istituzionali dell'Ateneo, anche nel soddisfacimento delle esigenze di sviluppo socio-territoriale regionale e infra-regionale, lo strumento più idoneo per il perseguimento delle finalità sopra menzionate.

Nella riorganizzazione strutturale e funzionale dell'Ateneo, l'allargamento della partecipazione delle varie componenti universitarie alla formulazione dei programmi è pertanto ritenuto momento essenziale allo scopo di favorire la responsabilità decisionale delle strutture, nonché la definizione di una seria sperimentazione di procedure di controllo funzionale e di razionalizzazione dei costi di gestione e di funzionamento.

Il sistema delle relazioni sindacali, delineato dal presente accordo nel rispetto della distinzione dei ruoli e delle connesse responsabilità dell'Amministrazione e dei sindacati, è strutturato in modo coerente con gli obiettivi di sviluppo dell'Ateneo; con l'esigenza di migliorare e mantenere elevata la qualità, l'efficienza, la produttività e l'efficacia delle attività e dei servizi istituzionali; con l'interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro e allo sviluppo professionale dei dipendenti.

Sulla base di tali linee programmatiche, e fatte salve le condizioni di maggiore favore garantite dai contratti collettivi nazionali, nonché la reciproca autonomia, tra il Rettore, la Direzione Amministrativa dell'Università degli Studi di Perugia e le Organizzazioni sindacali, qui sottoscritte, si stipula il seguente "protocollo di relazioni sindacali".

SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI

La condivisione degli obiettivi di cui alle premesse comporta la necessità di un sistema di relazioni sindacali stabile, basato sulla contrattazione collettiva, sulla consultazione nei casi e nelle forme previste dalla normativa e dal presente accordo, improntato alla correttezza reciproca, alla trasparenza dei comportamenti delle parti, orientato alla prevenzione dei conflitti, alla garanzia dei servizi essenziali ed alla collaborazione per il perseguimento delle finalità individuate.

1. COMPOSIZIONE DELLE DELEGAZIONI AL TAVOLO DI CONFRONTO

Per l'Amministrazione universitaria la delegazione è costituita da:

Rettore o suo delegato
Direttore amministrativo o suo delegato

per le Organizzazioni sindacali la delegazione è composta da:

componenti di ciascuna delle Organizzazioni sindacali qui sottoscritte componenti delle strutture territoriali di ciascuna delle Organizzazioni sindacali medesime delegati del personale

Ove necessario e/o previsto dalla normativa, le delegazioni possono essere convocate in composizione ristretta o integrata da altri soggetti, a seconda della natura delle questioni da esaminare.

2. RELAZIONI PERMANENTI

La delegazione universitaria e la delegazione sindacale si incontreranno periodicamente, a richiesta di una delle parti, per svolgere confronti e formulare proposte relative ai processi generali di sviluppo e di riordino dell'Ateneo.

Nei rapporti con le rappresentanze a livello di Ateneo, il sistema di relazioni tra le parti è volto a realizzare la partecipazione del sindacato alle scelte strategiche e si attiva per permettere l'esercizio reale del diritto di proposta fin dal processo di formulazione delle scelte.

Si concorda che tutte le materie di trattativa devono essere basate su una informazione puntuale e trasparente e conformate da criteri di fattibilità ed economicità e da puntuale individuazione delle responsabilità decisionali ad ogni livello.

Si concorda inoltre che la percorrenza di attuazione delle materie concordate sarà affidata agli organismi di governo e a quelli tecnici. Le OO. SS si riservano di agire autonomamente qualora le decisioni di detti organismi fossero difformi - soprattutto in materie a disciplina sindacale ai sensi delle leggi vigenti e dei contratti di categoria - da quanto concordato al Tavolo di confronto permanente.

Con il presente protocollo le parti intendono integrare il sistema delle relazioni sindacali al fine di rendere più trasparente e costruttivo il confronto a tutti i livelli. A tal fine, di ogni confronto verrà redatto verbale dal quale dovranno emergere le valutazioni congiunte e le eventuali rispettive posizioni.

L'Amministrazione universitaria si impegna, nei confronti dei soggetti di cui al punto 1, a:

a - informazione

fornire una informazione tempestiva e completa, secondo quanto previsto dai contratti collettivi in ordine alle materie ed ai tempi ivi individuati.

L'informazione è preventiva su ogni atto concernente misure generali e su tutti gli atti di gestione del personale.

A fini di completezza del diritto di informazione, le OO.SS. possono richiedere un supplemento delle informazioni medesime. Tale richiesta fa decorrere nuovamente, per una sola volta, i termini di cui all'art. 10 del D. Lgs. 29/93.

b - esame congiunto

addivenire ad esami congiunti, su richiesta di una delle parti di cui al punto 1, sulle materie di cui all'art. 10 del predetto D. Lgs. 29/93, su quelle individuate dai contratti collettivi, nazionali e decentrati e su ogni argomento ritenuto utile da ciascun soggetto sindacale.

In tale sede le parti confrontano le rispettive posizioni, restando fermi i reciproci diritti e responsabilità.

c - confronto negoziale

svolgere confronti negoziali, da concludersi possibilmente con verbali di accordo che impegnano le parti, sulle seguenti materie:

  1. criteri per la determinazione e l'utilizzo senza sprechi delle risorse, umane e finanziarie, necessarie al funzionamento dell'Ateneo, anche in merito alla determinazione delle tasse degli studenti;
  2. criteri e modalità di riorganizzazione generale dell'Ateneo, privilegiando il decentramento operativo e decisionale e l'automazione dei servizi;
  3. criteri per la determinazione, valutazione e distribuzione dei carichi di lavoro e delle dotazioni organiche;
  4. programmazione e gestione delle risorse umane e strumentali, con particolare riferimento all'utilizzo dei contratti a termine per il personale tecnico e amministrativo, all'articolazione dell'orario di lavoro (part-time, turni, flessibilità, reperibilità, straordinario, permessi) e alle modalità del suo accertamento, in relazione all'orario di servizio e di apertura al pubblico delle varie strutture; alla organizzazione del lavoro; alla programmazione di servizi per il personale; all'attribuzione e affidamento di incarichi o funzioni; alla mobilità interna ed esterna e all'automazione dei servizi;
  5. definizione di parametri oggettivi nella individuazione e conseguente valutazione della produttività collettiva ed individuale per il miglioramento dei servizi;
  6. definizione di proposte per la distribuzione complessiva del fondo per il miglioramento dei servizi e della produttività, dello straordinario e delle relative prestazioni;
  7. obiettivi e programmi di formazione professionale, di base e continua, anche in rapporto alle necessità innovative;
  8. politiche di azioni positive e pari opportunità;
  9. condizioni relative all'igiene, all'ambiente, alla qualità del lavoro, alla sicurezza e alla prevenzione nei luoghi di lavoro, alla piena attuazione degli adempimenti rivolti a facilitare l'attività dei dipendenti disabili, nonché a quanto previsto dalla L. 626/94;
  10. procedure di controllo dei costi di gestione e di funzionamento;
  11. iniziative rivolte alla creazione dei servizi ricreativi;
  12. ogni ulteriore questione convenuta tra le parti.

In relazione a problemi di particolare rilevanza potranno partecipare alle trattative anche altri soggetti congiuntamente individuati.

Restano salve le materie che verranno specificamente destinate alla contrattazione decentrata dai contratti collettivi nazionali.

Le procedure per la stipulazione dei contratti decentrati verranno stabilite con le rappresentanze individuate dai contratti collettivi nazionali.

3 - DISCIPLINA TRANSITORIA

Le parti concordano che la materia relativa alla disciplina di riordino della funzionalità amministrativa sia trattata nella Commissione, istituita con atto del Rettore del 4 novembre 1995.

Sempre in fase transitoria si concorda di seguire una logica binaria, relativa:

  1. alla risoluzione delle urgenze;
  2. alla decisione a regime, secondo gli indirizzi precisati in premessa.

La Commissione deve essere messa in grado di operare scelte corrette, in termini di informazione e di chiara e univoca responsabilità sulla materia, nel quadro di una costruttiva collaborazione con altri organi.

Le parti concordano altresì che, per quanto attiene al punto 1, vanno risolte a breve le seguenti problematiche, secondo criteri di contrattazione decentrata per rispondere a stati di necessita ed opportunità di innovazione.

Le parti concordano che i testi degli accordi stipulati sulla base del presente protocollo, nonché il testo dello stesso, verranno pubblicati nel notiziario dell'Ateneo, nel numero successivo alla data di stipula.

Perugia, 26 settembre 1996

IL RETTORE IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
CISL CGIL UIL