A tutto il Personale

e,   p. c. All’Amministrazione Universitaria

Colleghe e Colleghi,

La recente circolare "prot.71072 del 11/12/2006" riguardante l'orario di lavoro, ha suscitato diciamo così "notevoli perplessità" siamo infatti ancora di fronte ad una circolare sibillina e per niente chiara che crea interpretazioni e valutazioni diverse, a seconda di come, e soprattutto da chi, viene letta.

Questa circolare è stata molto travagliata nelle riunioni RSU, noi FLC/CGIL abbiamo cercato di fare il possibile affinché uscisse un documento chiaro e rispettoso delle norme contrattuali, purtroppo ci siamo trovati alla fine di fronte a un muro di intransigenza che ha impedito ogni ulteriore modifica.

In particolare abbiamo protestato perché ogni volta si torna a fare circolari per ridimensionare isolati fenomeni di irregolare e sistematica inosservanza dell’orario di lavoro, fenomeni che vanno risolti con interventi diretti, non con generiche circolari che vanno a penalizzare chi svolge il proprio lavoro in modo onesto e il più delle volte adattando l’orario alle esigenze della struttura prima che alle proprie.

Le RSU FLC/CGIL hanno protestato perché si tende ad applicare ottusamente certe norme contrattuali mentre altre si disattendono tranquillamente (vedi limite inflessibile delle 9 ore da una parte, ma dall'altra mancata istituzione del CONTO ORE INDIVIDUALE e mancato adeguamento stipendiale nei passaggi di categoria).

Le RSU FLC/CGIL hanno protestato perché senza chiare indicazioni si sarebbe creata soltanto una disparità di trattamento tra il personale, con responsabili di struttura pronti a recepire il concetto di flessibilità con vantaggi per la struttura e per chi vi opera mentre altro trattamento avrebbero i dipendenti di strutture i cui responsabili vogliono solo dei “sottoposti”che garantiscano una rigida presenza e non un servizio.

Comunque visto che ormai la montagna ha partorito il topolino noi vi alleghiamo alcune spiegazioni sulla circolare che speriamo chiariscano qualche dubbio e in particolare alla fine diamo una nostra interpretazione sulla FLESSIBILITA', interpretazione di cui ci assumiamo tutta la responsabilità anche perché è basata su norme contrattuali e su quanto scritto dalla Amministrazione stessa e siamo disposti a difendere questa interpretazione in tutte le sedi appropriate.

Segnaliamo per dovere di cronaca che questa nostra interpretazione è stata inviata alle altre OO.SS. per concordarne i contenuti e inviarla unitariamente, purtroppo dai colleghi delle altre OO.SS. non è stato ritenuto opportuno intervenire sul tema fino a conclusione della sperimentazione.

Noi riteniamo questi chiarimenti indispensabili e non intendiamo lasciare mano libera all'Amministrazione nell'applicazione di una disciplina così importante come è quella dell'orario di lavoro.

Ricordiamo infine che verrà effettuata una verifica del sistema alla fine di aprile vi preghiamo perciò di segnalarci tutti i problemi che avrete incontrato ed eventuali suggerimenti migliorativi.

Perugia, 17 gennaio 2007

Il Segretario e le RSU FLC CGIL
Danilo Chiocchini Francesco Ceccagnoli
  Marcello Coli
  Giuseppina Fagotti
  Rossella Noncreduto
  Luciana Pannacci

COMMENTI E CHIARIMENTI IN MERITO ALLA "CIRCOLARE ORARIO ecc."

Ci riferiamo alla circolare "prot.71072 del 11/12/2006" che per facilità e comprensione di tutti chiameremo "Circolare Orario o meglio ancora più brevemente C.O.".

Cercheremo di chiarire gli aspetti più significativi della C.O. e spiegare brevemente la ragione di alcune scelte effettuate riferendoci direttamente ai punti della C.O.:

ORARIO

Le indicazioni da fornire all'Amministrazione Centrale da parte delle Strutture sono quindi:

PERSONALE CATEGORIA EP

La principale novità è che se questo personale ritiene di poter fissare un orario articolato su cinque giorni con due rientri settimanali, dandone comunicazione all'Amministrazione, si vedrà riconosciuti per l'utilizzo di permessi l'intero orario di lavoro e non solo le 7,12 ore stabilite dall'Art. 34 del CCNL 27/01/2005.

PERSONALE IN CONVENZIONE AZIENDA OSPEDALIERA

EQUIPARATO ALLA DIRIGENZA

Stessa novità degli EP, anche questo personale se ritiene di poter fissare un orario articolato su cinque giorni con due rientri settimanali, dandone comunicazione all'Amministrazione, si vedrà riconosciuti per l'utilizzo di permessi l'intero orario di lavoro e non solo le 7,36 ore standard, inoltre in occasione dei due rientri pomeridiani sarà consentito un orario giornaliero massimo di 10 ore.

GIUSTIFICATIVI

È cambiato il numero di fax a cui inviarli: interno 2389, conservate sempre la ricevuta del fax almeno per un anno.

CONTROLLO DELLA PROPRIA SITUAZIONE

Faremo il possibile, appena ristrutturata la rete informatica di Ateneo affinché ad ogni dipendente venga assegnato un computer (anche di recupero) e un indirizzo e-mail, per poter controllare la propria situazione in merito alle presenze e per ricevere con immediatezza e senza spreco di carta le comunicazioni dell'Amministrazione (ci sarebbe una legge che lo impone, ma…….!!!!!).

STRAORDINARIO

Avrete notato le norme molto più restrittive sullo straordinario.

La spiegazione sta in quella indennità mensile (Art.41 c.4 CCNL 2002/2005) che è stata istituita con decorrenza 1/1/2005, di cui sono stati già erogati gli arretrati e che ora viene aggiunta mensilmente allo stipendio, ebbene parte dei fondi che sono stati e che saranno utilizzati per corrispondere questa indennità derivano dai risparmi sullo straordinario.

Visto l'impegno delle Organizzazioni Sindacali Nazionali a rendere pensionabile e liquidabile questa indennità, abbiamo ritenuto conveniente tirare la cinghia sullo straordinario per mantenerne l'importo di buon livello.

FLESSIBILITÀ

NON SE NE PARLA, MA NON È SPARITA. Non avendo precisato nulla, le interpretazioni possibili, secondo la normativa vigente, per la FLC CGIL sono due:

1)quella che discende dal CCNL 1998–2001 ART. 25 c.3:

Le tipologie dell’orario di lavoro, nel rispetto della programmazione dei servizi e delle attività formulata dall’Amministrazione, sono improntate ai seguenti criteri di flessibilità, che possono anche coesistere:

a) utilizzazione in maniera programmata di tutti gli istituti che rendano concreta una gestione flessibile dell’organizzazione dell’orario di lavoro e dei servizi, in funzione di un’organica distribuzione dei carichi di lavoro;

b) ricorso alla programmazione di calendari di lavoro plurisettimanali e annuali con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali nel rispetto del monte ore complessivo in relazione al periodo di riferimento;

c) orario flessibile giornaliero, che consiste nel consentire di anticipare o posticipare l’orario di entrata o di uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, limitando al nucleo centrale dell’orario la contemporanea presenza in servizio di tutto il personale addetto alla medesima struttura. In tali ipotesi deve essere garantita la presenza in servizio del personale necessario in determinate fasce orarie al fine di soddisfare in maniera ottimale le esigenze dell’utenza (punto e della C.O.le fasce di compresenza, in cui tutti i dipendenti devono garantire la propria presenza, vanno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 antimeridiane e dalle ore 15,30 alle ore 16,30 pomeridiane dei giorni in cui è previsto il rientro del singolo dipendente che, di norma, coincide con il martedì ed il giovedì);

d) turnazione, che consiste nella rotazione ciclica dei dipendenti in prestabilite articolazioni di orario;

e) priorità nell’impiego flessibile, purché compatibile con l’organizzazione degli uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazione di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della normativa vigente.

2)quella che viene espressamente richiamata all'inizio della C.O. “facendo seguito alla circolare prot. 23892 del 9.05.2006”):

La circolare 23892 del 9.05.06 riportava in modo chiaro e dettagliato l’orario nelle sue precise articolazioni, orario peraltro deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 18.12.1997:

mattina:entrata7.30 – 8.45 uscita:13.30 – 14.45

pomeriggio:entrata14.15 – 15.15 uscita:17.15 – 18.15

Da cui si deduce una flessibilità di ore 1.15 per l'ingresso al mattino e di ore 1 per l'ingresso pomeridiano da applicare a TUTTO il personale, facendo salve particolari tipologie ed esigenze di struttura e del personale riguardo alla fascia di compresenza e ai 10 minuti minimi di pausa pranzo per aver diritto al buono pasto.

Un solo consiglio: è inutile fissare un orario 8-14 se il più delle volte entriamo alle 8,30, tanto vale cercare di concordare un orario 8,30-14,30.

Per i motivi sopra esposti, siamo quindi contrari al suggerimento della CISL (v. volantino dell’11.01.07) di attenersi tutti al profilo orario giornaliero 8.00- 14.00; 15.00-18.00 (che è la stessa indicazione dell’Amministrazione). Ci si chiede allora a che cosa sia servito aver fissato la fascia di compresenza dalle 10.00 alle 13.

Vi invitiamo di nuovo a segnalarci tutti i problemi che avrete incontrato, al fine di riportarli in contrattazione alla fine di aprile, per la verifica programmata.

Perugia, 17.01.2007

Il Segretario e le RSU FLC CGIL
Danilo Chiocchini Francesco Ceccagnoli
  Marcello Coli
  Giuseppina Fagotti
  Rossella Noncreduto
  Luciana Pannacci